L’autonomia da Galan a Zaia. Il Veneto verso il referendum (1)
Negli ultimi settant’anni il Veneto, da terra d’emigrazione, è diventato grande. E’ cresciuto grazie all’intelligenza e alla laboriosità di chi ha saputo creare impresa, di chi ha inventato i distretti industriali, di chi ha generato benessere creando lavoro, di chi con la valigetta in mano è andato alla ricerca di nuovi mercati. Allo stesso tempo, quella società così vitale ha affidato alle istituzioni - in cui ha allevato una parte dei propri figli affidando loro le funzioni di comunità - il compito di organizzare l’infrastruttura del bene comune, fatta di piattaforme industriali, di reti di comunicazione, di strutture dei servizi, di sanità e di servizi di prossimità gestiti dagli enti locali, connotate tutte dalla ricerca di efficienza. Accanto, ma quasi in simbiosi, ha sviluppato l’infrastruttura del risparmio e del credito a servizio della crescita.