Ciao Mauro. Te ne sei andato tanto, tanto presto
Mauro, un militante generoso, appassionato della politica, nel senso nobile del termine, uomo della sinistra, coetaneo, ci ha lasciato senza che potessimo salutarlo. Con Mauro, in questi decenni, abbiamo percorso un lungo tratto di strada, che ci ha portato a sedere sugli stessi banchi della giunta della nostra città. Voglio ricordarlo con la stima che si deve ad una persona retta, che crede nelle cose per cui si impegna, perché in un ambiente, troppo spesso obliquo e bugiardo, come quello della politica, era uno che non ha mai rinunciato a essere diretto nei rapporti. Con lui la discussione era sempre franca e vera. La lealtà era un suo tratto distintivo. Era una persona seria.
Sapevi che dopo aver parlato con lui ti potevi fidare della parola data, caratteristica questa che in politica si è andata perdendo e dove la bugia sembra essere diventata addirittura un valore da esibire. Non cercava mai, fingendosi accomodante, di lisciare il pelo al suo interlocutore. In un ambiente in cui la sostanza di cui sono fatti i progetti spesso passa in secondo piano rispetto alle esigenze della scena, Mauro era uno che, pur svolgendo ruoli di rilievo, rimaneva nel merito dei fatti, non cercava mai la gratuita notorietà. Per certi aspetti poteva addirittura sembrare schivo. Nei sei anni in cui abbiamo lavorato assieme, ho visto in lui una persona che interpretava il servizio con lo stesso spirito che immaginiamo appartenesse ad altre generazioni, quelle per cui l’impegno era al servizio dell’uomo, dei suoi bisogni e del suo riscatto. Anche il modo in cui aveva scelto di tornare ad impegnarsi ripartendo dai gradini dell’impegno politico, per altri considerati più bassi, è la più vera testimonianza della sua pasta di uomo che ha dedicato la vita ad una causa. Ciao Mauro.
Ivo Rossi
Salboro, 5 luglio 2017