Il sindaco inaugura l’opera che lo sconfessa. Il presunto acquitrino di Padova ovest non c’è più

limenellaTalvolta basta avere pazienza, e anche se gli ultimi due anni sono stati avari di opere pubbliche progettate e realizzate, le opere ereditate prima o poi spuntano e, anche se involontariamente, finiscono per sbugiardare gli impudenti tagliatori di nastri. E’ il caso dei semi messi a germogliare qualche anno fa dello scolmatore Limenella Fossetta che, dopo una lunga stagione di cantieri, stanno per dare alla città un’opera pubblica fondamentale per liberarla dall’incubo delle piogge. Gli allagamenti della zona di Montà, Ponterotto e dell’Arcella saranno solo un ricordo grazie al grande tubo di 4 metri per 2,70, lungo la bellezza di 2 chilometri e capace di convogliare a fiume ben 4.800 litri al secondo, opera che l’amministrazione di centro sinistra ha fortemente voluto per dare soluzione ai problemi idraulici della zona ovest di Padova.


Un’opera, come ci ricorda il Consorzio di Bonifica nell’invito all’inaugurazione, che è stata resa possibile grazie alla collaborazione fra le istituzioni. Voglio sottolineare questo aspetto, perché in tempi in cui sembra prevalere fra le istituzioni la diffidenza, il “freno competitivo” o il dispetto, l’opera è diventata realtà grazie al fatto che il Comune, ancorché non competente, ha ritenuto di mettere a disposizione della Regione ben 4 milioni di euro. All’epoca avremmo potuto ovviamente usarli per sistemare marciapiedi oppure per l’illuminazione pubblica o per una pista ciclabile, ma quella nostra amministrazione ha ritenuto fosse prioritaria la sicurezza idraulica di un intero quadrante della città.
Quello stesso quadrante dov'era prevista la realizzazione del nuovo polo ospedaliero, che per motivi che prima o poi diventeranno sempre più chiari – perché il tempo, almeno lui, è galantuomo – era stato fatto passare per un acquitrino immaginario per la colpevole volontà di quello stesso sindaco che giovedì con Zaia sarà costretto a smentirsi di fronte ad un’opera progettata esattamente per dare una soluzione ai problemi idraulici dei quartieri e della stessa zona in cui l’ospedale avrebbe dovuto sorgere.

Ivo Rossi

13 settembre 2016

(foto dal sito: http://www.consorziobacchiglione.it/scheda.php?id=1059)

Leggi l'articolo su Il Mattino di Padova, 14-9-2016

 

Consorzio Bacchiglione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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