Viaggi della Memoria 'sprecati'. "Giusti" da cancellare... A Padova... tempora currunt

Arbeit macht frei sign main gate of the Auschwitz I concentration camp Poland - 20051127Se andare a Roma in seconda classe per incontrare un ministro della Repubblica, con lo scopo di far entrare la nostra città fra le destinatarie di un finanziamento di qualche decina di milioni di euro è uno spreco, allora sì, sono colpevole. In un anno devo esserci stato ben tre volte, assieme ai tecnici comunali. Mi sono però contenuto nello spreco di denaro, non avendo mai messo a carico del Comune il pranzo. In fondo mangiare a Padova oppure a Roma era per me la stessa cosa.


E così, sono certo è stato per Flavio Zanonato, che in quanto vice presidente Anci, si è trovato ad andare a Roma ogni settimana a servizio di tutti i Comuni italiani.
La signorina Mosco si scandalizza per lo spreco prodotto con l'organizzazione dei viaggi della Memoria, che ogni anno portano centinaia di ragazzi in visita ai campi di sterminio sparsi per l'Europa. Sono fiero di aver contribuito a questa spesa che mi auguro continui anche in futuro, in quanto aiuta i nostri ragazzi ad aprire gli occhi di fronte al dramma dell'Olocausto che ha portato allo sterminio di milioni di ebrei, colpevoli di appartenere ad un'altra "razza".

Se pensiamo ai razzismi che crescono anche oggi nel nostro Paese e nel resto d'Europa ci si rende immediatamente conto dell'importanza di questi viaggi, ormai organizzati da quasi tutti i Comuni italiani. Non vorrei che per la signorina Mosco fossero considerati inutile spreco in quanto strumento per aprire gli occhi e le coscienze dei giovani anche di fronte ai razzismi di oggi.
Sempre in tema di viaggi, viene denunciato un viaggio a Lione, effettuato assieme alla presidente della Provincia Degani e al suo vice Roberto Marcato, viaggio condiviso con la Camera di commercio per raccogliere elementi utili alla realizzazione del centro congressi. Ma forse il presunto spreco riguarda solo i nemici "politici" e non invece il Marcato, la cui fede padana sembrerebbe assolverlo da simili ipotesi.
Quanto all'auto blu, ero noto per l'uso costante della bicicletta, il cui colore, devo ammetterlo, era effettivamente blu.
Si potrebbe continuare con lo spreco di denaro per organizzare e allestire i palchi e pedane con relativo impianto audio in occasione delle festività nazionali, dal 25 aprile al 2 giugno. Secondo questa logica immagino che la città rinuncerà al palco del 4 novembre e ancor di più a quello dell'8 dicembre, in cui il Vescovo incontra la città.
Si potrebbe continuare punto per punto. Ma è del tutto evidente che l'obiettivo della denuncia scritta su indicazione del sindaco dal suo portavoce, e, per comodità fatta veicolare via Mosco, è quello di nascondere un'amministrazione che al di là dei proclami e delle denunce ha passato quattro mesi cancellando opere e non mettendone in cantiere nemmeno una.
E mi viene il sospetto che questa tecnica serva anche a nascondere la richiesta danni da 156 milioni, a causa del conflitto aperto dal sindaco con la Regione.
La tecnica della macchina del fango per fiaccare le persone, probabilmente funziona con i disonesti. Nel nostro caso ha l'effetto di motivare ancor di più per restituire la città alla buona politica e al rispetto delle persone che il Bit stil nòvo sembra voler cancellare.

Ivo Rossi

Padova 24 ottobre 2014

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