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Biografia

Ivo Rossi

foto_ivo_2007 Sono nato il 18 marzo 1955 a Padova dove vivo con mia moglie Franca. Sono laureato in Scienze Politiche con voto 110 su 110 e lode, con una tesi sugli istituti di democrazia diretta.

Sono un funzionario del Ministero dell'Economia e delle Finanze. Ho svolto due mandati come Consigliere comunale di Padova, dal 1982 al 1990 e dal 1999 al 2004. Nel 1983, assieme ad Alberto Tomiolo, ho avviato l'iter per l'istituzione del Parco Regionale dei Colli Euganei, preparando la prima proposta di legge. L'area protetta diventa legge nel 1989. Sono stato anche autore della proposta di legge che ha introdotto l'attività del City Porto (la distribuzione delle merci nelle aree urbane), della norma che finanzia i sistemi "intelligenti" di controllo e regolazione della mobilità, nonché di quella che ha introdotto i Bed and Breakfast nella legislazione regionale. Nel 2000, ho promosso il referendum cittadino sulla realizzazione della prima linea tranviaria di Padova.

Dal 1990 al 2000, sono stato Consigliere Regionale del Veneto. Nel corso del decennio, ho ricoperto l'incarico di componente l'Ufficio di Presidenza del Consiglio dal 1990 e dal 1995 e, dopo tale data, ho svolto la funzione di Presidente di gruppo. Nel corso dell'attività legislativa, sono stato promotore della legge per la realizzazione del collegamento ferroviario fra Padova e Chioggia. Così come quella che ha introdotto la prima legislazione nazionale in materia di regolamentazione dei campi magnetici generati da elettrodotti.

Sindaco reggente del Comune di Padova dal 9 giugno 2013 al 10 giugno 2014 con deleghe: affari generali - bilancio - relazioni esterne -programmazione e controllo - protezione civile - politiche della sicurezza - mobilità - città metropolitana.

 

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Le mie pubblicazioni da sfogliare
Pubblicazioni

animo-sfogliabileLa città è uno stato d'animo. 2004

con Paolo Giaretta

http://issuu.com/ivorossi55/docs/testo_cover

 

 

saldi-sfogliabile

Saldi con destrezza. 2003

http://issuu.com/ivorossi55/docs/saldi

 

 

strumenti-governo

Nuovi strumenti di governo per le città medie. Problematiche giuridico-istituzionali in aree non metropolitane. Atti convegno, 1994 - Autori: Barbieri, Bartolomeo, Kusstatscher, Ongaro, Paladin, Pegoraro, Pillon, Rossi, Stefan, Vandelli, Zanonato

http://issuu.com/ivorossi55/docs/nuovi-strumenti-governo

 
La città è uno stato d'animo
Pubblicazioni

 Ivo ROSSI Paolo GIARETTA

LA CITTA’ E’ UNO STATO D’ANIMO

Padova tra due secoli

 

  Edizioni Rinoceronte

  Prefazione

 La Padova che ho conosciuto quando, nella seconda metà degli anni Sessanta, muovevo i primi passi nel giornalismo, nella redazione locale del “Resto del Carlino”, era una città in piedi: un po’ per scelta, molto per stato di necessità. Una realtà ancora segnata dallo sforzo della ricostruzione, ma consapevole che quella doveva e poteva essere solo una base di partenza. Orgogliosa e piena di progetti, come sempre accade a chi ha dovuto fare esperienza del poco e, nel progettare il futuro, non dimentica il proprio passato: né quello della miseria, né quello della nobiltà. Sindaco era ancora Cesare Crescente, che si avviava a concludere la lunga stagione alla guida della città, quasi assieme al suo autorevole dirimpettaio, Guido Ferro, che dall’altra parte di via VIII Febbraio reggeva l’università. Girava, all’epoca, una leggenda metropolitana riferita agli anni Cinquanta: quella che, causa la penuria di risorse per gli enti locali, gli stradini del Comune nottetempo andassero ad arretrare verso la città il cippo che segnava l’inizio della statale Valsugana, in via Annibale da Bassano, in modo da scaricare sull’Anas la manutenzione di un pezzetto in più dell’arteria, e risparmiare così qualche lira. Se non era vera, era bene inventata. Testimoniava, comunque, di un certo spirito teso a recuperare tutte le risorse possibili per ricostruire una città distrutta dalla guerra, come ancora in quegli anni Cinquanta testimoniavano macerie visibili ed invisibili. I Sessanta avevano già girato pagina, aprendo la stagione di una rinascita contrassegnata da straordinarie intuizioni e ambiziose realizzazioni: nasceva la Zona industriale, Padova era la seconda città in Italia a dotarsi di un piano regolatore affidandolo a un personaggio come Piccinato, pensando al nuovo Museo si puntava su un nome come Sacripanti, anche se poi quest’ultimo sarebbe stato sacrificato alla logica illogica dei piccoli orizzonti mediocri...

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Saldi con destrezza
Pubblicazioni

 Ivo Rossi

SALDI CON DESTREZZA

Tutti i retroscena e i segreti della svendita di APS

             Edizioni Quaderni della Margherita

 

Tre anni gettati al vento

L’operatore ecologico chino sulle foglie che il vento si diverte a spargere nel labirinto di strade cittadine, rammenta a tutti - agli scettici, ai contrari e anche ai favorevoli alla vendita del gioiello della città - che l’inverno dell’azienda, la sua azienda, è ormai arrivato. Inverno freddo questo, spazzato più intensamente del solito dalla bora che da Trieste si infila fin dentro la pianura veneta. Qualche raffica si insinua all’interno degli spogliatoi aziendali, dove i lavoratori, pronti a disperdersi nelle vie cittadine, si interrogano con preoccupazione sul loro incerto futuro. L’ansia degli ultimi giorni disegna facce lunghe. Tutti avvertono che se l’azienda andrà a Trieste nulla sarà più come prima. Qualcuno ricorda che da qualche parte c’è il sindacato. Ma in queste giornate fredde anche quella voce, una volta rassicurante, sembra disperdersi nel vento...

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Nuovi strumenti di governo per le città medie.
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Padova nel nord-est che guarda all'Europa
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