Ivo Rossi convoca i sindaci di Cadoneghe e vigodarzere. Al vaglio l'orario dei bus che portano al capolinea del tram.
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Ivo Rossi convoca i sindaci di Cadoneghe e vigodarzere. Al vaglio l'orario dei bus che portano al capolinea del tram.
Ascolta l'estratto dell'intervista al Vicesindaco Ivo Rossi fatta alla trasmissione "Le colonne d'Ercole" di Rai 2
Il nuovo Ecocentro Zip per la raccolta differenziata dei rifiuti ingombranti e pericolosi è stato inaugurato nella mattinata odierna dal vice sindaco di Padova Ivo Rossi, assieme agli assessori Alessandro Zan e Mauro Bortoli e all’amministratore delegato di AcegasAps Cesare Pillon. Il moderno impianto, situato in Corso Stati Uniti 5 a Padova, sarà gratuitamente aperto al pubblico a partire dal 2 marzo, dal martedì al venerdì dalle 13 alle 18, il sabato dalle 8 alle 18 e la domenica dalle 8 alle 13. L’Ecocentro è disposto su un’area di quasi 3.200 m2, dei quali più di 300 destinati a verde ed è in grado di accogliere tutti i rifiuti classificati come ingombranti o pericolosi. L'Ecocentro Zip si aggiunge a quelli già in servizio: “Stanga” di Via Corrado 1, “Guizza” di Via Pontedera ed “Euganea” di Via Montà 32, aperti negli stessi giorni e con i medesimi orari esclusa la domenica. Il conferimento agli ecocentri è riservato esclusivamente ai cittadini residenti nel Comune di Padova. Blocco del traffico il 28/02/2010.Rossi:"Necessario piano organico e fondi per politiche ambientali"
"Dopo che questo problema persiste e si è affrontato come se si trtattasse dui una questione che riguardasse un singolo comune oggi è stata finalmente avviata una nuova fase, quella della consapevolezza e della responsabilità. Tutti i comuni da Torino passando per Milano, fino a Padova, ma con sfumature diverse anche Treviso, Verona e Vicenza concordano sulla necessità di agire in maniera omogenea. Questo è già un passo in avanti". Questo il commento del vice sindaco di Padova Ivo Rossi (nella foto con il sindaco di Milano letizia Moratti e il sindaco di Torino Sergio Chiamparino) che ha partecipato assieme all'assessore all'Ambiente alessandro Zan alla riunione degli 80 comuni della pianura padana tenutasi oggi a Milano che ha segnato l'adesione delle maggiori città al blocco del traffico del 28 febbraio prossimo.
Da www.corriere.it del 26/02/2010 Uno dei piu' grandi impianti fotovoltaici al mondo, che si estendera' su una superficie di oltre 250 mila metri quadrati, verra' costruito sul tetto dei fabbricati dell'Interporto e dei Magazzini generali di Padova. L'impianto, una volta ultimato, sara' formato da 67.500 pannelli fotovoltaici, ed avra' una capacita' energetica complessiva di 15 MWp, che consentira' di produrre 17 milioni di chilowattora annui di energia dal sole. L'impianto padovano dovrebbe superare in grandezza il maggior sito fotovoltaico attualmente conosciuto, a Saragoza in Spagna. I lavori saranno ultimati entro il 2010. L'energia prodotta sui tetti dell'interporto e dei magazzini generali equivarra' a quella consumata in un anno da 5.000 famiglie.
Tratto da "www.padova24ore.it " "C'è un elemento comune che lega gli interventi del Rettore Giuseppe Zaccaria e del governatore uscente del Veneto Giancarlo Galan, ed è la comune volontà di portare in fondo il varo esecutivo del nuovo ospedale di Padova. Una opera che costituisce un passaggio epocale per la città di Padova e per tutto il Veneto e che avrà ripercussioni positive sulla politica economica e sociale della Regione per i prossimi decenni". Lo ha detto il vice sindaco di Padova Ivo Rossi a margine della inaugurazione dell'anno accademico. Leggi tutto...
Ivo ROSSI Paolo GIARETTALA CITTA’ E’ UNO STATO D’ANIMOPadova tra due secoli
Edizioni Rinoceronte PrefazioneLa Padova che ho conosciuto quando, nella seconda metà degli anni Sessanta, muovevo i primi passi nel giornalismo, nella redazione locale del “Resto del Carlino”, era una città in piedi: un po’ per scelta, molto per stato di necessità. Una realtà ancora segnata dallo sforzo della ricostruzione, ma consapevole che quella doveva e poteva essere solo una base di partenza. Orgogliosa e piena di progetti, come sempre accade a chi ha dovuto fare esperienza del poco e, nel progettare il futuro, non dimentica il proprio passato: né quello della miseria, né quello della nobiltà. Sindaco era ancora Cesare Crescente, che si avviava a concludere la lunga stagione alla guida della città, quasi assieme al suo autorevole dirimpettaio, Guido Ferro, che dall’altra parte di via VIII Febbraio reggeva l’università. Girava, all’epoca, una leggenda metropolitana riferita agli anni Cinquanta: quella che, causa la penuria di risorse per gli enti locali, gli stradini del Comune nottetempo andassero ad arretrare verso la città il cippo che segnava l’inizio della statale Valsugana, in via Annibale da Bassano, in modo da scaricare sull’Anas la manutenzione di un pezzetto in più dell’arteria, e risparmiare così qualche lira. Se non era vera, era bene inventata. Testimoniava, comunque, di un certo spirito teso a recuperare tutte le risorse possibili per ricostruire una città distrutta dalla guerra, come ancora in quegli anni Cinquanta testimoniavano macerie visibili ed invisibili. I Sessanta avevano già girato pagina, aprendo la stagione di una rinascita contrassegnata da straordinarie intuizioni e ambiziose realizzazioni: nasceva la Zona industriale, Padova era la seconda città in Italia a dotarsi di un piano regolatore affidandolo a un personaggio come Piccinato, pensando al nuovo Museo si puntava su un nome come Sacripanti, anche se poi quest’ultimo sarebbe stato sacrificato alla logica illogica dei piccoli orizzonti mediocri... Pagina 54 di 54 Condividi |