PADOVA – Ad aprire il varco, due giorni fa, sono stati Andrea Busato ed Umberto Zampieri. I due esponenti del Pd, il primo già capogruppo in municipio della lista civica «Padova con Flavio Zanonato » e l'altro assessore comunale nella passata giunta cittadina, hanno scandito all'unisono: «Combattere la povertà non equivale a difendere il diritto di mendicare ». Ed ora, con l'obiettivo di distinguersi all'interno di un centrosinistra che pare tutto o quasi schierato contro la linea dura verso gli accattoni intrapresa dal sindaco Massimo Bitonci, esce allo scoperto anche Ivo Rossi, ex reggente a Palazzo Moroni e avversario (sconfitto) dello stesso ex senatore leghista alle ultime elezioni.

«Negare l'esistenza del problema soltanto perché, come fosse un riflesso pavloviano, dobbiamo recitare la parte dell'opposizione e quindi dirci contrari a prescindere rispetto a tutto quello che fa Bitonci, non serve assolutamente a nulla». Più di qualcuno sembra non ricordarsi che pure la sua giunta, ad ottobre dello scorso anno, avesse approvato un provvedimento simile a quello annunciato dal nuovo sindaco, vero? «E' così. Circa dieci mesi fa, pur non riuscendo a portarla in consiglio comunale, avevamo stabilito una modifica al Regolamento di polizia urbana, prevedendo il divieto di, cito testualmente, "chiedere l'elemosina con petulanza, esponendo cartelli, ostentando menomazioni fisiche o con l'impiego di minori e/o animali" ed introducendo, oltre alla multa di 100 euro, la "confisca del denaro che costituisca il prodotto della violazione".

Insomma, quel documento stava a significare come il Pd e tutto il centrosinistra avessero compiuto un salto di qualità sul tema della sicurezza e, in particolare, su quello dei mendicanti molesti. Se non altro, avevamo preso consapevolezza dell'esistenza del problema. Alcune posizioni che ho letto in questi giorni, invece, rischiano di farci tornare indietro». Dunque lei è d'accordo con le misure promesse da Bitonci? «Diciamo che non posso dirmi contrario, non fosse altro perché mi paiono identiche a quelle che avevamo in mente noi. Certamente, poi, le parole e i modi usati dal nuovo sindaco non mi piacciono. Lanciare crociate e promulgare editti non ha alcun senso. Certe questioni non vanno agitate, ma risolte. Ed è proprio quello che stavamo provando a fare noi: mi limito soltanto a ricordare le sinergie che erano state strette tra la nostra polizia municipale e quelle di Venezia, Treviso e Vicenza. Tutti insieme avevamo individuato una maniera per allontanare gli accattoni dalle nostre città, adottando nei loro confronti, tramite i prefetti, il foglio di via».
28 agosto 2014

Rossi in redazione: "E' fondamentale pensare a come gestire i beni pubblici. Le risorse non sono infinite. Noi abbiamo i conti in ordine. La questione romana mi ha fatto molto arrabbiare"

Ivo Rossi sui rapporti con Andrea Colasio, assessore alla cultura che si candiderà a sindaco con "Scelta civica" proprio contro Rossi: "Rispetto la sua decisione. Penso sia giusto però che per questo periodo di competizione si dimetta dalla giunta. E' una questione di chiarezza nei confronti dei cittadini. Poi vedremo al secondo turno: Scelta civica mi sembra orientata verso il centrosinistra".

Ivo Rossi sul rapporto con Flavio Zanonato: "C'è un rapporto di grande stima. Ha una rete di credibilità e io gli sono grato. Ma dobbiamo essere consapevoli che sono due stagioni completamente diverse. Il mondo è cambiato. Oggi sta crescendo un gruppo di ragazzi che saranno gli amministratori di domani"

Ivo Rossi in redazione: "Vivo con grande delusione quello che sta succedendo alla squadra. Ho una pessima sensazione: c'è qualcosa nel Padova che non funziona. Però il sindaco non interviene su una società privata che sta vivendo momenti difficili. So però che sta crescendo un desiderio di impegnarsi, anche nella tifoseria".

Ivo Rossi in redazione: "Avverto l'insicurezza dei cittadini, ne sono consapevole. E ne parlo con questore e prefetto in modo costante. Ma c'è un clima generale di inquietudine che rischia di non farci credere nel futuro. Preferisco essere ricordato come coltivatore di speranze".

Ivo Rossi: "Vivo con grande preoccupazione l'aumento delle spaccate. E' successo anche al mio vicino di casa che sono entrati i ladri. Negli ultimi mesi ci sono state azioni sistematiche tra polizia municipale, polizia, carabinieri e finanza". E poi aggiunge: "Mi sento sistematicamente con prefetto e questore: c'è un attenziona costante".

Ivo Rossi sulla trattativa con Francesco Fiore e Padova2020: "Il Pd è il più grande partito della coalizione e ha deciso con generosità di fare le primarie, mettendosi in discussione. Le primarie sono una sorta di 'giudizio di Dio': la decisione dei cittadini è sacra. Pacta sunt servanda. Dobbiamo però anche guardare al centro"

Dopo la vittoria dell'Oscar come miglior film straniero de "La Grande Bellezza" il sindaco "reggente" Ivo Rossi ha chiamato al telefono lo sceneggiatore padovano Umberto Contarello: "L'ho sentito al telefono. Era a Los Angeles ed era incredulo.Ha toccato il cielo con le dita. Mi ha detto: 'E' come andare su Venere'. E' una cosa bellissima per Padova, che sa coltivare i suoi talenti"