Il corsivo - Inchieste, marescialli, genio e zona ‘protetta’
Leggendo oggi la notizia dell’inchiesta in corso per la nuova sede dell’Arpav, si scoprono informazioni che immagino dovessero rimanere riservate: “il maresciallo voleva che esaltassi l’inadeguatezza idraulica di Padova ovest”, afferma un noto dirigente tecnico del Genio, incaricato anche da Zaia di valutare Padova ovest.
Padova ovest? La palude di Padova, la zona acquitrinosa, la pozza di fanghiglia dove il Comune, la Regione e l’Università, in un irripetibile accordo di programma, nel 2013 volevano costruirci sopra il nuovo Ospedale? Ma come avevamo potuto essere così improvvidi? Come avevamo potuto non tener conto di tutti questi suggerimenti a “fin di bene”?
Il dibattimento in corso in tribunale fa scoprire che erano davvero in tanti a lavorare per lo stesso obiettivo, fino a convincere, nel gioco delle parti, a far prendere all’ospedale un’altra direzione: dapprima la ristrutturazione e poi la zona est. Bisogna riconoscere che la tenacia paga e la giravolta di ben 180° da ovest ad est, lo dimostra. Quando si dice il potere dei punti cardinali!
Insomma erano in tanti ad agire e creare uno storytelling sull’acquitrino che nessuno aveva mai visto e di cui nessuno aveva mai sentito parlare in precedenza. A forza di raccontarlo, l’acquitrino del fronte occidentale è diventato una cosa vera. Ma le bugie hanno le gambe corte e non sia mai che il mosaico informativo non si possa completare. Basta avere la pazienza di aspettare: non sarebbe la prima volta che capita. Intanto, possiamo raccontare alle anatre di passaggio che, se ci credono, possono tranquillamente fermarsi nella nuova oasi faunistica ‘protetta’, a Padova ovest. Basta crederci.
foto: Avifauna