Il cors'Ivo: Le piazze come parcheggi gratuiti

parkNotizie che non vorresti leggere, che sembrano uscite da un racconto dell'altro secolo, prima che la sostenibilità ambientale e la tutela dello straordinario patrimonio storico culturale cittadino, fonte di inestimabile bellezza diventassero, per una amministrazione cittadina dotata di sensibilità, un obiettivo da perseguire con determinazione:
dalla tutela di piazza delle Erbe con i paletti mobili (oggi scomparsi), dalla difesa del selciato di piazzi dei Frutti e dei Signori con i paracarri per impedire l'assedio delle auto, con i cancelletti a tutela dell'isola pedonale di via Zabarella Altinate (oggi scomparsi), con la sbarra di via del Santo (oggi disattivata), con le catene a protezione della splendida piazza Capitaniato (completamente eliminate). Se poi le auto prendono possesso dello spazio, trasformano le piazze nel più bel parcheggio gratuito, difficile pensare che si tratti di un caso.

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Dal bianco e nero al technicolor. 1978, il Mattino trasforma la carta in piazza virtuale

Barbieri2004Caro direttore, per chi, in quel 1978 pieno di contraddizioni e cambiamenti, aveva poco più che vent’anni e viveva le inquietudini di una generazione che sognava di diventare protagonista del proprio futuro, il Mattino è stato una rottura dello status quo ante, ha creato un luogo che prima non c’era, una piazza animata dai tanti, in particolare giovani e forze sociali e sindacali allora protagoniste, che sentivano il bisogno di capire il tempo che si annunciava. Ha offerto ai padovani nuove chiavi di lettura per leggere e interpretare una realtà fino ad allora vista solo in bianco e nero, rompendo un’informazione fatta di cronaca e di “veline” alla Vittorio Orefice, quei bollettini ufficiali che registravano solo ciò che il potere riteneva fosse consentito far sapere. Era come respirare una boccata d'aria fresca, trasmessa da un gruppo di giovani giornalisti a cui era concesso, grazie ad un editore lungimirante e controcorrente, di raccontare il mondo con occhi nuovi, e raccontarlo in technicolor, senza più strutture lessicali paludate.

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La ZTL dell’e-commerce

pzza erbeQuello dei commercianti, che in questi mesi - dal tram alla ZTL - hanno fatto sentire la loro protesta, è un grido di dolore che sarebbe imperdonabile minimizzare, così come sarebbe miope limitarsi a guardare al dito indicante la ZTL, anziché alla luna delle trasformazioni in atto nel commercio, vera causa generatrice della loro sofferenza.
E’ evidente da una molteplicità di manifestazioni, comprese queste ultime levate di scudi, che siamo di fronte a una categoria legittimamente impaurita, che assiste impotente e quasi con sgomento alla trasformazione del commercio, che minaccia la fonte della propria vita futura e del reddito familiare. In questo senso la zona a traffico limitato, con l’estensione dalle 20 alle 24, di per sé nulla c’entra, , tanto più se pensiamo che i negozi chiudono alle 19,30.

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Il cors'Ivo: le radici che fanno scorrere la linfa ciclabile, e non solo

bici4Bel segnale l’attenzione dedicata alla “bicipolitana”, ed anche motivo di soddisfazione vedere come quella cartina pubblicata oggi dal Mattino di Padova (che avevo realizzato nel 2007/2008 per raccontare il futuro di una città a due ruote) sia ancora là a testimoniare visione generale e progetti. Rispetto ad allora, molti itinerari indicati a trattini, con il lavoro fatto fino al 2014, sono diventati piste ciclabili vere e proprie e ponti per collegarle, portando quel tessuto di 115 km di allora agli attuali 168 km. Gli stessi del 2014, purtroppo, quando si conclude l’esperienza del centro sinistra di governo.

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Tram al rallentatore...

tram guizzaIl grido d’allarme degli autisti del Tram, raccontato nel servizio de il Mattino di oggi, è un esemplare atto d’amore per il proprio lavoro e per la città in cui svolgono il loro servizio.
La mobilità sostenibile, su cui per anni abbiamo lavorato, è una mobilità non solo ecologica ma anche e soprattutto competitiva. Usare il tram deve essere non solo un’opzione culturale: deve essere più conveniente, veloce e risparmioso dell’uso dell’auto. Deve essere più vantaggioso e trendy, non solo per l’utenza “debole” ma anche per quella “business”.

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